here you are
concept:
Chiara Bortoli,
Francesca Raineri,
Andrea Rosset
fotografia:
Andrea Rosset
JENNIFER ROSA è un collettivo
di ricerca in arte contemporanea
attivo a Vicenza dal 2005.
Il corpo, la figura umana, la presenza,
il tempo dell’esserci sono i temi
principali di un’esplorazione che si
articola attraverso la performance,
il video, la videoinstallazione,
la fotografia.
Here you are è una performance; la sua scena è un set fotografico, allestito con luci da studio e fotocamera. Un piccolo pubblico e un performer sono immersi nel buio totale. Il performer si muove eseguendo una partitura di movimento, con forte impatto fisico a ritmo improvvisato, che gli spettatori non possono vedere ma solo intuire o immaginare. Più volte a sorpresa viene acceso il set di luci; è il segnale che strappa il performer dall’azione che il pubblico vorrebbe vedere, e lo costringe a una consegna immediata: predisporsi il più rapidamente possibile in un punto preciso segnato a terra – il punto di messa a fuoco – per essere ritratto di fronte alla fotocamera. Contemporaneamente all’azione performativa, in uno spazio adiacente, per un pubblico diverso, vengono proiettati in tempo reale e per una sola volta i ritratti realizzati. Le due diverse presenze del performer, quella fisica e quella fotografica, sono allora rese assolute e allo stesso tempo fragili e instabili, nel loro evocarsi a vicenda. In Here you are il performer non ha il tempo di scegliere né di giudicarsi; al buio, ma ugualmente esposto è chiamato ad assumere quella presenza assoluta che è prerogativa di ogni ritratto. La sua ex-posizione è punto di convergenza tra il suo sguardo, quello dello spettatore e quello della fotocamera in un presente impreparato ed istantaneo. Le persone coinvolte si trovano in situazione di costante all’erta: il performer nella messa in gioco della propria restituzione, il pubblico tra desiderio e frustrazione della visione. Il ritratto in serie fotografica risulta in un doppio movimento, quello di darsi e di sottrarsi; nel paradosso, per tentativi “falliti”, si dà come eccedenza del soggetto, fragilmente scagliato in quella zona di estraneità e latenza che pure ci costituisce. Here you are (2014)
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