GIADA
| L’installazione fotografica Giada nasce come immagine collaterale alla performance Primo ciclo di Giada Meggiolaro e Nereo Marulli, eseguita a Vicenza il 9 giugno 2012 durante Entrata d’Emergenza, e poi sviluppata in Liquid Humor proposta a Berlino il 19 agosto nell’ambito di Italy & Friends Support Tacheles. Il rapporto del mezzo fotografico con la performance viene ripensato partendo dal rifiuto di un semplice reportage, tentando invece una connessione strutturale, che condivida con l’azione performativa gli stessi temi e suggestioni. Il volto di Giada, ripreso attraverso l’oblò di una lavatrice industriale segnato dai graffi dovuti all’usura, è percorso da una presenza-assenza continua. Si impone a un primo sguardo come soggetto principale, mentre tecnicamente il fuoco dell’immagine è posto sul vetro; la sua plasticità è resa liquida e leggera dalla retroilluminazione; la referenzialità del ritratto è negata dalla sua iconicità pittorica, in una dialettica che oscilla tra superficie e profondità, tra rappresentazione e astrazione.
Giada (2012) stampa su Duratrans, lightbox, scatola di legno – cm 30×38
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